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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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13/07/2007

Quando il Mercato viene tenuto lontano...

Piercarlo Fabbio porge il saluto di Alessandria a Cittadini, la Festa della Funzione Pubblica CGIL e parla di buongoverno della Pubblica Amministrazione

   

Quando il Mercato viene tenuto lontano...

Saluto di Piercarlo Fabbio alla Festa Nazionale della Funzione Pubblica CGIL, "Cittadini",

Teatro Alessandrino, giovedì 12 luglio 2007

 

La recente evoluzione della Pubblica Amministrazione e nello specifico di quella che è composta dagli Enti Locali, lascia intravedere un disegno di appesantimento e di complicazione della governance che non conduce necessariamente a risultati positivi o a razionalizzazioni atte ad impedire gli sprechi.
Specie sul versante dei servizi pubblici locali, quindi della gestione di quei beni comuni, c'é stato un grande equivoco: si è scambiata la liberalizzazione per privatizzazione e si è di fatto continuato con la gestione pubblica di molte attività (strategiche e non, ma quali sono quelle strategiche, forse quelle legate alle funzioni fondamentali peraltro mai codificate?).
Ne sono sortite situazioni diffuse di affidamenti in house di molti servizi che avrebbero potuto trovare un migliore assetto dall'inserimento in regime di concorrenza. Ne sono uscite sovrapposizioni, aggiramenti delle leggi, applicazioni di leggi di settore perlomeno discutibili, in modo da proteggere il pubblico da chissà quale attacco.
E, quando, timidamente, si è scelto un partner privato - badate bene, non un affidamento al mercato - lo si è fatto ulteriormente in regime protezionistico, atto a far sì che il pubblico venisse tutelato ancor più e ad esso venisse concesso l'esclusivo uso di qualche attività di servizio pubblico locale.
Alessandria è una fucina di cattivi esempi da questo punto di vista o di buoni esempi per chi crede che un appesantimento del sistema pubblico, una diffusa costruzione di piccole IRI locali sia il segno della modernità e non, invece, l’inizio di un percorso che potrebbe portare i Comuni, anche quelli di dimensioni soddisfacenti, alla incapacità gestionale della propria offerta di servizi.
Cito fra tutti i casi non entusiasmanti di AMIU, ARAL e Consorzio Smaltimento Rifiuti, storie che si intersecano in termini di architetture societarie, ma che non conferiscono alla fine un servizio soddisfacente alla cittadinanza sul terreno della raccolta, dello spezzamento, dello smaltimento finale del rifiuto urbano. Oppure l’esempio di PLA spa, una società “attiva” (si fa per dire) dall’agosto 2006 e che, a tutt’oggi, non è ancora in grado di operare per la mancanza dell’area su cui dovrebbe condurre il proprio business logistico.
In definitiva – pur in un’atmosfera ove il ventilato ritorno alle municipalizzate di antica memoria evoca modelli anni Settanta, ma dove il pubblico almeno si garantisce il controllo – è apparso chiaro come il nemico fosse il mercato e che questo non andasse fatto sedere al banchetto dei servizi pubblici locali. Con il risultato che oggi i costi della politica – dibattito alto ed inutile – finiscono per essere risolti sul terreno della governance di seconda istanza e sulla rappresentatività delle popolazioni, orientandosi verso pericolose oligarchie, mentre tutto questo sarebbe potuto essere evitato non accentuando l’allargamento improvvido del sistema pubblico all’economia, anziché favorire il percorso inverso.

 

Piercarlo Fabbio

Sindaco di Alessandria

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria