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Venerdì 17 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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08/07/2007

Legati alla velocità; obbligati alla sicurezza

Talk Show dell'Istituto Cuniolo in occasione del Raduno Motociclistico Madonnina dei Centauri. Efrem Bovo intervista Piercarlo Fabbio, Sindaco di Alessandria

   

Legati alla velocità; obbligati alla sicurezza

Dichiarazioni del sindaco di Alessandria, Piercarlo Fabbio in occasione del Talk show sulla sicurezza dal titolo: “Non c'è due senza TE: in sella alla sicurezza”.

Efrem Bovo (moderatore dell’incontro): Come segno di amicizia profonda tra Piercarlo Fabbio e Pier Paolo Cuniolo, alla fondazione dell'Istituto Cuniolo, lanciammo una petizione sulla sicurezza stradale e primo firmatario e promotore, fu proprio Piercarlo.
Ci hai invitati e incoraggiati alla serata, anche perché nel programma elettorale hai parlato del tema della sicurezza stradale, anche facendo riferimento alla “cittadella dei motori”.

Piercarlo Fabbio: da tempo cerchiamo di coltivare l’idea della “città dei motori”, la cui collocazione sarebbe già individuata in zona Osterietta. Si tratta solo di convincere gli imprenditori privati che possono fare quest'intervento a virare verso questo tema, perché non c'è solo il raduno Madonnina dei Centauri, ma c'è anche il “Bordino”, e possono esserci altri momenti di attenzione verso il mondo dei motori. C'è un collegamento storico tra la città e questo argomento: la velocità, i motori, il mito del superare se stessi, anche se noi vorremmo mutare l’orizzonte orientandolo alla sicurezza stradale.
Che la tradizione ci sia è un dato di fatto. Guardate la lapide del monumento a Pietro Bordino. Ecco i fatti: corridore famoso sta preparando una gara importante. Prova il giro dei 32, imbocca il rettilineo che porta da Castelletto Monferrato a San Michele. Nei pressi del sobborgo alessandrino un cane gli attraversa la strada; Bordino è ormai ai 180 all’ora sulla sua Bugatti; il cane si incastra nei meccanismi dello sterzo. Bordino, pur essendo un grande pilota, non riesce a controllare la macchina che si infila di punta dentro una roggia, dove oggi è il monumento.
La lapide recita una frase tipica dell'era fascista: perché cercava di superare se stesso attraverso la velocità. Questo a dimostrazione dell'esistente collegamento tra città e motori, che oggi va però coniugato verso la sicurezza.
Occorre una pista per la guida sicura, perché andare in pista permette di provare e conoscere il mezzo che si conduce e di governarlo.
La moto, poi, dobbiamo considerarlo, è l’elemento più debole all'interno del traffico. Oggi proliferano le rotonde alla francese nelle quali i motociclisti, i pedoni e le bici sono l'elemento più debole. Nei semafori le priorità e le debolezze vengono rispettate e in qualche modo parificate. Nelle rotonde, no. Bisogna fare attenzione anche agli altri.
Un'altra cosa ci lega a motori e all’incidentalità.
Nel 1994, poco dopo l'alluvione, venne firmata da 5000 cittadini una petizione, promossa da alcuni consiglieri comunali, per la ristrutturazione dell'ex sanatorio Borsalino in unità spinale. Nel 2007 ancora non c'è...
Perché proprio ad Alessandria una nuova unità spinale? Perché riuscimmo a dimostrare alla Regione Piemonte che il numero di incidenti stradali e di politraumatizzati, di cerebrolesi e di midollolesi era più alto in questa zona che altrove. Non era un bel primato, ma che ci avrebbe consentito di avere un'unità spinale, un centro in cui curare e recuperare coloro che avevano subito gravi incidenti stradali.
Oggi c'è una struttura rinnovata, c'è il primo nucleo di fisioterapia, ma ancora manca l'unità spinale. È una battaglia politica che mi impegno a concretizzare.


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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria