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Sabato 18 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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11/03/2007

Il discorso della volontà

Piercarlo Fabbio apre la sede palcoscenico di corso Roma tra animazione e politica. Un discorso tutto basato su ciò che il centrodestra non vuole e ciò che invece vuole per il futuro di Alessandria

   

Il discorso della volontà

Sintesi dell'intervento di Piercarlo Fabbio per l'apertura della sede di Corso Roma - sabato 10 marzo - ore 18,00

 

Volevamo creare una sede palcoscenico, dopo quella operativa di via Piacenza, che sta ormai funzionando a pieno regime e penso che ci siamo riusciti. Ma non è un palcoscenico per il sottoscritto, ma per i cittadini: loro sono gli attori protagonisti di questo grande spazio scenico che è poi la realtà.
Per questa realizzazione ringrazio Nicola Perrotta per le scenografie, Fulvio Celerino per la filosofia generale degli spazi, Romeo Magarotto per l’impiantistica, Nino Del Mastro e Franco De Ambrogio per l’organizzazione dell’evento, Efrem Bovo per la comunicazione visiva, Giancarlo Dallerba per il coordinamento e tutta la mia intera squadra, ma anche le molte aziende alessandrine che hanno collaborato attivamente per proporre in tempi brevissimi una sede di grande impatto emozionale.
Ma passiamo ai contenuti. Penso che sia giunto il momento di tentare qualche sintesi.
Vi ho detto, infatti, cosa voglio, ma anche cosa non voglio:
a) non voglio questo centrosinistra che ha cacciato Alessandria in un baratro;
b) non voglio chi ha pensato e realizzato una raccolta dei rifiuti indecente, pensando di farla passare come la nuova meta della modernità. Ieri sera corso Roma era un via vai di mezzi rumorosi ed ingombranti ed era disseminata di rifiuti peggio di una discarica. E stiamo parlando del salotto buono della città;
c) non voglio chi ha pensato e realizzato una ZTL indecorosa che chiude la città e fa morire la sua economia, senza risolvere in alcun modo il problema dell’inquinamento;
d) non voglio chi ha perso cinque anni e non ha ristrutturato i giardini pubblici, corso Roma, chi non ha fatto l’area logistica, ma ha costruito due società che a loro volta non l’hanno realizzata;
e) non voglio chi non protegge i ponti e poi dà la colpa al progetto, all’idea, al Creatore e qualcuno riesce anche a crederci;
f) non voglio chi ha occupato la cosa pubblica come se fosse una proprietà privata e adesso ve la sta girando contro per sbranarvi gli ultimi brandelli di portafoglio;
g) non voglio che sia negata la possibilità ad alcuno di esprimere le proprie opinioni, come invece viene negata a noi, cosicché dobbiamo parlarvi da un tavolo, oppure un semplice mezzo pubblicitario come il tulon viene fatto sloggiare a comando;
h) Non voglio che questa città muoia, anche se qualcuno gli procura un sorriso ed invece è una paresi (la farinata di Eco, gli spettacoli elettorali finanziati con denaro pubblico, panem et circences: ma il pane sta scarseggiando)
Voglio invece scommettere con voi su un futuro migliore
a) voglio rilanciare economicamente la città, attraendo persone e ricchezze, sfruttando idee in grande (Abbiamo scritto su un nostro volantino: PENSARE IN GRANDE ALESSANDRIA E’ PIU’ DIFFICILE CHE FARLO PER LE PICCOLE COSE. MA NON COSTA DI PIU’)
b) voglio che la cultura, il turismo, l’enogastronomia siano le nuove molle che ci consentano la ripresa;
c) voglio che la città respiri insieme alle cose che si decidono (se c’è un grande evento, perché questo deve diventare un privilegio per pochi? Ricordate la mostra preparata da Vittorio Sgarbi e assolutamente non sfruttata dal sistema città?);
d) voglio che lo sviluppo sia armonico, che tenga conto della capacità di tutti di concorrere alla ricchezza comune (dall’agricoltura, all’industria, al commercio, ai servizi);
e) voglio che i miei concittadini vengano interessati da una raccolta seria dei rifiuti, senza che diventi per loro uno stress e per le loro case un ricettacolo di sporcizia;
f) voglio che le decisioni di un’Amministrazione comunale non facciano male ad Alessandria, ma l’aiutino a crescere;
g) voglio che, se è urgente la ristrutturazione dei giardini, non si debba aspettare cinque anni per vedere il primo giardiniere all’opera;
h) voglio grandi alleanze tra i cittadini e il comune, tra il mercato e l’amministrazione, in modo che siano più forze a concorrere per il bene di tutti;
i) voglio che l’ambiente nel quale viviamo non sia da proteggere per scelta ideologica, ma perché è un bene nel quale la persona e la sua libertà devono convivere;
l) voglio che chi è più debole sia aiutato a diventare forte e non a rimanere debole

 

SIETE PRONTI A SCOMMETTERE CON ME PER UNA CITTA’ MIGLIORE?
BENE!
LO SAPEVO. NE ERO CERTO. ERO SICURO

CHE IL VOSTRO ENTUSIASMO,
LA VOSTRA CARICA,
LA VOSTRA INTELLIGENZA,
LA VOSTRA CREATIVITA’,
LA VOSTRA VOGLIA DI FARE,
LA VOSTRA FANTASIA
SAREBBERO STATI
IL MIO ENTUSIASMO
LA MIA CARICA
LA MIA INTELLIGENZA
LA MIA CREATIVITA’
LA MIA VOGLIA DI FARE
LA MIA FANTASIA

 

ERO CERTO CHE LA MIA CITTA’ – ALESSANDRIA – FOSSE LA NOSTRA CITTA’ – E IL MIO FUTURO DI CITTA’ FOSSE SOPRATTUTTO IL NOSTRO FUTURO DI CITTA’

 

PARTIAMO DUNQUE CON QUESTA SCOMMESSA.

NON INCROCIATE LE DITA, AVRETE BISOGNO DI TUTTE LE VOSTRE FORZE PER VINCERE LA NOSTRA BATTAGLIA

 

 

Piercarlo Fabbio

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria