L’intervento di Alessandria 2000 è attuato su un’area che presenta problematiche sotto il profilo della sicurezza idraulica.
Per rendere completamente sicura l’area e la città è prevista, da parte dell’Amministrazione competente, AIPO, la realizzazione di un argine, parallelo alla tangenziale, i cui lavori sono stati sospesi da una sentenza del Tribunale delle acque, pronunciata nella causa Magispo/Cascina Baraccone.
La sospensione dei lavori dell’argine ha comportato una non completa realizzazione delle opere di difesa.
“Deve sempre essere salvaguardata la sicurezza dei cittadini di Alessandria – afferma il sindaco, Piercarlo Fabbio - e pertanto ritengo che la vita del nuovo quartiere possa iniziare solo se sono state rispettate le condizioni tecniche imposte dai professionisti e previste negli atti relativi alla minimizzazione del rischio idraulico dell’intera area. Per questo ho ritenuto opportuno mandare una lettera all’AIPO invitandoli a riprendere al più presto i lavori”.
In quest’ottica il Comune aveva sospeso la realizzazione delle opere relative agli svincoli sulla tangenziale, in quanto ciò avrebbe comportato l’apertura di un nuovo varco che, senza adeguata protezione, avrebbe aggravato la situazione sotto il profilo idraulico.
Per poter autorizzare la prosecuzione dei lavori era stata richiesta la presentazione del progetto della realizzazione dell’argine a copertura del nuovo varco. Contro l’atto di sospensione, la società Alessandria 2000 ha ricorso al TAR, ritenendolo “ingiustificato ed in aperta violazione delle norme sul procedimento amministrativo”.
Il sindaco ha quindi scritto alla società Alessandria 2000 riaffermando la volontà dell’amministrazione nel realizzare il progetto che prevede tra l’altro la costruzione di 127 alloggi, per i quali è già stata rilasciata la concessione edilizia.
Con la presentazione da parte della Società Alessandria 2000 del progetto di arginatura del varco causato dallo svincolo della tangenziale, l’atto impugnato al TAR potrà essere revocato.
“Infine - conclude il Sindaco nella sua lettera – proprio per la sensibilità che la città di Alessandria ha maturato nei confronti dei rischi derivanti dalle esondazioni dei suoi due fiumi, ribadisco che qualunque edificio presente nell’area cosiddetta Alessandria 2000 potrà essere dichiarato agibile ed abitabile solo ad avvenuta realizzazione degli argini secondo quanto indicato nelle delibere e negli atti redatti dall’Amministrazione Comunale e dalle Autorità Idrauliche di riferimento”.