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Domenica 17 novembre 2024

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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01/03/2009

Lo sguardo rivolto al futuro per risolvere la crisi di oggi

Incontro con l'ing. Carlo De Benedetti organizzato da Confindustria. Il saluto di PIercarlo Fabbio (riportato in integrale). Le conclusioni al Presidente Bruno Lulani

   

Lo sguardo rivolto al futuro per risolvere la crisi di oggi

Saluto del Sindaco Piercarlo Fabbio all’incontro tenutosi giovedì 26 Febbraio con Carlo De Benedetti a Palazzo Monferrato

Uno dei problemi che oggi hanno i comuni è quello di sapere come aggredire la crisi economica e non esserne aggrediti. A questo proposito vorrei porre il primo problema di ordine interpretativo: se la crisi è ciclica allora ai Comuni spetta semplicemente attivare misure anti cicliche; se la crisi è sistemica, come probabilmente l’Ingegnere pensa, allora brancoliamo nel buio, nel senso che potremmo fare buone azioni per migliorare l’economia, ma non potremmo essere sicuri che queste buone azioni siano determinanti per ottenere risultati.
Occorre, ad esempio, fare maggiori investimenti, immettere più danari nell’economia in termini di opere pubbliche, per iniziare a sollecitare una sorta di ciclo virtuoso che faccia riprendere l’economia.
Questo quanto lo può fare in modo incisivo un solo Comune capoluogo come quello di Alessandria? Lo può fare, certo, anche se mantiene lo stesso standard di investimenti del passato, ma è una maniera molto residuale rispetto all’impatto che ci vorrebbe, perché una serie di interventi governativi di risanamento di finanza pubblica tendono ad orientare le risorse che i Comuni possono liberare al risanamento contabile della finanza piuttosto che agli investimenti in termini economici e di opere pubbliche.
Seconda questione. Cosa potrebbero mettere a disposizione i Comuni, specie i comuni come quello di Alessandria, a favore delle imprese o del sistema delle imprese? Noi abbiamo una carta forte, anche se ovviamente non determinante, che è quella di abbattere i costi energetici delle imprese stesse. Offrire metano ed energia elettrica ad un costo più basso rispetto a come vengono offerti dalle grandi corporate del mercato. Noi abbiamo un’azienda che compra metano e lo distribuisce sul mercato, cercando di ridurre i margini di ricavo della nostra azienda e quindi mettendo questi margini di ricavo a disposizione del sistema economico. Una convenzione l’abbiamo già attivata con le piccole-medie imprese e con il mondo dell’agricoltura. Intendiamo attivarla anche con la Confindustria.
Terza questione. Arrivare a definire prodotti finanziari che premino l’idea piuttosto che il bilancio d’impresa. Questa è una vecchia storia: come facciamo ad alterare l’obiettivo, la mira dei prodotti finanziari, spostandola dal bilancio d’impresa alle idee d’impresa? Noi abbiamo realizzato con la banca locale, la Cassa di Risparmio di Alessandria, un nuovo prodotto finanziario, che riguarda l’innovazione d’impresa, premiando i livelli di start up e di sviluppo di un prodotto o di un processo e che ha vinto il primo premio in Italia per i prodotti finanziari più innovativi.
È un primo passo; poi vorremmo arrivare alla borsa delle idee, vorremmo arrivare ad una Finanziaria dello sviluppo basata sulla finanza comunale. Questo ultimo passaggio è il più complicato, però darebbe alcune garanzie al sistema, anche se il medesimo ha bisogno delle provviste che le banche possono mettere a disposizione.
Vi sono poi misure per evitare che coloro che perdono l’occupazione, e non hanno ammortizzatori sociali, passino nella categoria degli indigenti e quindi generino disagi sociali e di conseguenza problemi sociali. Qualche giorno fa si parlava - sono già misure già assunte dalla Giunta - di considerare il computo dell’ISEE istantaneo per coloro che perdono oggi il lavoro, non hanno cassa integrazione, perché sono magari dipendenti di Cooperative, e quindi non hanno più i danari per potere offrire alla propria famiglia lo stesso livello di servizi fin qui garantito.
Certo i servizi erogati dal Comune sono quelli riguardanti gli asili nido, le scuole materne, le mense, i centri estivi, e certamente sono servizi che oggi incidono sul bilancio familiare. Se quel bilancio familiare viene improvvisamente deteriorato a tal punto da non potere comperare questi servizi, allora offrire questi servizi a basso costo o addirittura gratuitamente aiuta a mantenere all’interno della comunità sociale un livello di welfare sociale abbastanza stabile.
Infine lo sguardo rivolto verso il futuro. Noi stiamo lavorando insieme a molti di voi al Piano Strategico di Sviluppo, cioè alla pianificazione strategica. Quando siamo partiti non molti credevano che questa fosse un’arma determinante per interpretare la realtà, ma oggi ci crediamo già di più. Dobbiamo, non solo attraverso la pianificazione strategica, creare condizioni di fiducia e speranza, e dare una direzione certa allo sviluppo della nostra comunità e del nostro territorio.
Queste sono le misure che abbiamo pensato: alcune arrivano direttamente dalla nostra campagna elettorale e forse erano anticipatorie, altre sono prodotti delle ultime ore, ma tutte cercano di andare in una direzione anti crisi.
È probabile che correggeremo ancora questo nostro percorso; è probabile che la direzione che abbiamo scelto possa essere considerata episodica, però è anche vero che molti economisti non sono in grado oggi di dettarci percorsi sicuri. Fidiamo molto in questo colloquio fra Daveri e l’ingegnere Carlo De Benedetti per incominciare a diradare un po’ le nebbie, ancorché diradare le nebbie da queste parti sia un percorso particolarmente ostico.

Piercarlo Fabbio
Sindaco di Alessandria
 


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