È improvvisamente scomparso a Parma il pluricampione italiano di automodelli radiocomandati a scoppio Fulvio Lodi, originario di Pietra Marazzi. Dopo un malore su un campo di gara a Piacenza, a nulla sono valsi gli sforzi dei sanitari del nosocomio parmense, che lo hanno sottoposto ad un lungo intervento chirurgico. Fulvio Lodi era presidente della sezione automodellismo dinamico del CSI Model di Alessandria. Alla Mantua, casa per la quale correva e lavorava e al CSI Model vanno le condoglianze di Piercarlo Fabbio, Sindaco di Alessandria, che ha inviato alla famiglia un telegramma nel quale tratteggia brevemente la figura del campione alessandrino:

"Ci sono momenti della vita in cui il sorriso si spegne, perché una notizia improvvisa ci coglie impreparati. Quando un amico, un grande amico ci lascia e lo fa con la velocità che ne ha contraddistinto l'esistenza e la sua passione, la cosa ci colpisce ancora di più. Allora ecco che il ricordo ci consente di lenire il dolore, il dispiacere: pensare alle sue doti morali, di intelligenza; alla sua viva disponibilità all'amicizia, alla sua generosità, alla sua calma dietro ad ogni azione vincente; al suo straordinario altruismo... significa portare a memoria una personalità di indicibile dignità e grandezza. Così come è impossibile scordare la sua perizia tecnica, la sua sportività, il suo fair-play davanti alla sconfitta, la sua carica agonistica, la sua creatività nell'applicare l'esperienza di pista alla tecnologia. Aggiungo che era splendido anche sul terreno educativo, vero punto di riferimento per tanti giovani che si avvicinano ad uno sport difficile e dove perdere è assai più frequente che vincere. Bene, Fulvio sapeva trasformare ogni sconfitta in una molla e molti giovani trovavano nelle sue parole la forza per rimettersi in pista.

Ora tutto ci sembra finito o almeno bruscamente interrotto, ma in realtà è solo rimasto sospeso, come in quel momento  della partenza in cui i motori, da rombanti e nervosi, tacciono pacati per riprendere poi, incessanti. E speriamo tutti di rivedere il suo viso, il suo sorriso accennato e timido sul gradino del podio che più gli si addice. Il più alto... nell'alto del Paradiso".